Come praticare il distacco emotivo: metodi ed esercizi
Prima di vedere insieme come praticare il distacco emotivo, sento di voler condividere con te un concetto fondamentale. Che cos’è il distacco emotivo? Il distacco emotivo è un processo psicologico che coinvolge la capacità di separare le emozioni dalle situazioni, promuovendo la chiarezza mentale.
Quindi, ti starai chiedendo se il distacco emotivo significa evitare completamente le emozioni. No, il distacco emotivo non significa evitare le emozioni, ma piuttosto gestirle in modo sano ed equilibrato.
Ci sono diversi metodi per affrontare ciò e piccoli esercizi con cui possiamo arricchire la nostra vita quotidiana. Entrambe sono tattiche preziose per portare a termine una strategia: acquisire serenità e consapevolezza di noi stesse.
Far spazio e luce sulle zone d’ombra che pesano sulla nostra anima e sul nostro cervello: su emozioni e razionalità.
Se mi conosci e mi segui da un po’, sai che come Personal Clarity Coach questa è esattamente la mia vocazione. Porto avanti questa Missione lavorando accanto e con le persone che mi donano la loro fiducia. Insieme, facciamo spazio dapprima concretamente negli ambienti in cui vivono e, al tempo stesso, interiormente.
Stai con me, ti racconto come.
Metodi per distaccarsi emotivamente
Il distacco emotivo è un’abilità preziosa per gestire le emozioni in modo equilibrato. Ecco alcuni metodi pratici per comprendere meglio come praticare il distacco emotivo nella nostra vita quotidiana.
Esplora le emozioni con un diario
Scrivere su come ti senti può essere terapeutico. Tieni un diario emotivo per esplorare le tue emozioni senza essere sopraffatto da esse. Questo aiuta a sviluppare una prospettiva più distante.
Scopri la meditazione guidata
La meditazione guidata ti orienterà attraverso visualizzazioni rilassanti. Praticare la meditazione regolarmente aiuta a sviluppare un atteggiamento tale da osservare in modo più distaccato le situazioni che viviamo e le emozioni con cui reagiamo di fronte a esse.
Rifletti obiettivamente
Quando affronti situazioni emotive, cerca di riflettere in modo obiettivo. Chiediti: «Qual è la prospettiva più ampia che desidero per me e questo evento come si pone rispetto a essa?». Questo ti aiuta a mantenere una visione d’insieme.
Limita l’esposizione a stimoli negativi
Come sosteneva Jim Rohn, siamo la somma delle 5 persone che frequentiamo di più. Se nel tempo che condividi con loro ascolti perennemente sterili lamentele e discussioni, avrai notato che ti senti anche autorizzata a fare la stessa cosa. Puoi scegliere di ridurre il contatto con questo tipo di stimoli emotivi, tanto intensi quanto depotenzianti. Ciò non significa evitare completamente le persone ma imparare a moderare contenuti e, se lo ritieni necessario, anche le frequentazioni.
Pratica la pazienza
Il distacco emotivo richiede tempo e pratica costante. Sii paziente con te stesso mentre sviluppi questa abilità. Celebrare i progressi, anche piccoli, è essenziale.
Accettati senza giudizio
Accetta le emozioni senza giudizio e poi lasciale andare. Non cercare di sopprimerle, ma piuttosto osservale senza identificarti completamente con esse.
Connettiti con la natura
La natura ha un potente effetto energetico e calmante. Passa del tempo all’aperto, osservando la bellezza della natura. Questo aiuta a mettere in prospettiva le preoccupazioni quotidiane.
Crea una routine di riordino
Se riordinare ti fa pensare a qualcosa di faticoso e altrettanto noioso, trasformalo da un “lavorone” a piccoli gesti quotidiani che ti faranno sentire meglio. Crea la tua routine di riordino giornaliera e settimanale. Fai un decluttering mensile dei tuoi armadi e dei tuoi spazi, per ritrovarne per te e per le tue passioni.
Esercizi per riordinare
«Posso praticare il distacco emotivo nella vita quotidiana?»: certamente, puoi integrare il distacco emotivo nella tua vita quotidiana attraverso piccoli esercizi come la respirazione consapevole e la meditazione.
Ecco quel che è successo a Enrica. Ha visto un mio video sul riordino e, siccome il suo problema riguardava il riordino dei documenti, ha deciso di prenotare una chiamata con me. Dice a sé stessa “per curiosità” ma, più tardi, mi confida di averlo fatto “per disperazione”.
Durante la nostra video chiamata, mi affida il racconto della sua vita, vissuta tra l’odore della polvere che non sopporta più, unito all’incubo di avere carte ovunque.
Naturalmente, oltre che sentirsi stanca e senza energie, Enrica ha sviluppato una forma di allergia alla polvere. Questo anche perché permane nel suo ufficio per molte ore. Uno spazio che le sembra sempre più piccolo e chiuso: diventato invivibile tanto da farle nascere dei sintomi che si sono acutizzati negli anni.
Con Enrica siamo ritornate per qualche istante davanti alla libreria, per arrivare in ufficio di papà. Ricorda poca illuminazione, e una finestra che non si apriva mai. Ovunque montagne di carte ingiallite che formano un’immagine cupa, spettrale e – realizza mentre lo racconta – che è identica a molti dei suoi incubi notturni.
Enrica e io abbiamo dato una svolta definitiva al suo totale disgusto verso la sistemazione di tutti i suoi documenti e cartelle di ogni genere.
Aprire gli spazi in cui ti senti rinchiusa
Far spazio nei tuoi ambienti non significa letteralmente buttare giù i muri della tua stanza! Certamente, se pensi che anche questo possa servire ad aumentare lo spazio, può essere una buona mossa.
Ecco un po’ di spunti concreti che mi sento di darti, per far spazio fuori e, automaticamente, anche dentro di te.
- Archivia i documenti. Fallo in modo ordinato, comprando dei raccoglitori o faldoni che ti piacciano. Che si tratti di casa o di ufficio, tutti noi abbiamo sempre bisogno di archiviare le cose. È il primo passo per capire cosa dobbiamo conservare (anche ai fini fiscali o per visite mediche) o cosa non ci servirà più. Organizza questo momento mensilmente e lo spazio da dedicare al tuo archivio, sia esso cartaceo o digitale.
- Getta via quel che realmente non serve più. Eh già, buttare qualcosa per qualcuno è sempre difficile. Un capo che forse può tornare di moda, un oggetto appartenuto a una persona cara o qualcosa che abbiamo comprato per noi stessi ma che non usiamo mai. È davvero così importante circondarti di tutto ciò? O forse ti sentiresti più libera se avessi più spazio nei tuoi ambienti?
- Regala quel che può far comodo ad altre persone. Dona ad altri quella marea di cartellette e buste di ogni misura che non hai mai usato, i vecchi faldoni che possono essere riutilizzati, piuttosto che quel vecchio pc da anni in disuso. Chi fa pulizia in ufficio o in casa scopre sempre di avere così tante cose di cui non ha bisogno: lascia che ne benefici la segreteria di una scuola, una casa famiglia o un’associazione.
- Aumenta l’illuminazione. La luce è energia e ne abbiamo bisogno per attivarci sia fisicamente che mentalmente, al di là che lavoriamo o semplicemente viviamo la nostra casa. Scegli delle tende leggere che lasciano passare i raggi di luce. Puoi cambiare la predisposizione dei mobili se pensi di poter godere al meglio della luce naturale.
- Scegli i nuovi colori. Circondati dei colori che ami, adornando con essi l’ambiente in cui vivi o lavori. Prediligi i colori che ti ispirano sensazioni positive così come i colori pastello che portano serenità.
- Tieni vicino a te qualcosa di caro. Un oggetto che ti scaldi il cuore mentre lavori o mentre vivi la vita in casa tua. Potrebbe trattarsi di una foto, di un oggetto che ti è stato regalato, di una penna: la stessa che usi sempre proprio perché ti è cara.
- Crea un rituale. Tutta la tua casa dovrebbe parlare di te e lo stesso vale per l’ambiente in cui lavori. Se questo coincide con una stanza della tua casa, ti sarà facile scegliere un rituale che dia inizio al tuo momento di lavoro. Se condividi l’ufficio con dei colleghi, scegli un rituale che rispetti anche le persone che ti circondano. Forse non potrai accendere una candela, incensi o diffondere oli essenziali ma potresti prepararti una tisana, regalarti un caffè o una breve telefonata a una persona cara.
Tutti gli accumuli esterni che eliminerai, scioglieranno infatti anche dei nodi emotivi che ti porti dentro.
Una volta che avrai liberato il tuo spazio, sarai pronta per riempilo di amore.
È qui che attingerai tutte le energie di cui necessiti. Lo so, fare tutto da soli spesso è faticoso.
«Federica, quanto tempo ci vuole per vedere i risultati praticando il distacco emotivo?»: è quello che spesso mi viene chiesto. Posso risponderti che i tempi variano, ma con la pratica costante, molti notano miglioramenti nella gestione delle emozioni dopo alcune settimane.
Se tu lo vorrai, io potrò essere lì a guidarti e sostenerti nel tuo nuovo viaggio alla scoperta dei tuoi spazi e della nuova Te, all’interno di essi.
Puoi contattarmi per richiedere la tua consulenza personalizzata.