Cos’è il distacco emotivo? Può essere una conseguenza che il nostro Io innesca, inconsapevolmente o per scelta, in seguito a un accadimento che ci provoca un forte disagio o dolore.
Al di là della definizione accademica, insieme alle persone che aiuto a superare il distacco emotivo, cerco di comprenderne le cause, ricostruendo il passato per leggere il presente.
- Scelta personale
Alcune volte, alziamo un muro tra noi stessi e le situazioni, oppure le persone che sono protagoniste degli atteggiamenti che ci hanno feriti. Distaccarsi emotivamente diventa un modo per affrontare lo stress o l’ansia.
Quello che, in gergo, viene chiamato un meccanismo di coping positivo – quando lo utilizziamo per proteggere la nostra sfera emotiva. Se, tuttavia, utilizzato nel lungo termine, può sicuramente avere un’influenza negativa sul modo in cui portiamo avanti le relazioni con gli altri.
- Conseguenza di un evento
È successo a ognuno di noi di subire un abbandono. Sotto qualsiasi forma si sia esso manifestato: un partner che diventa ex, un lutto, la fine di un’amicizia fraterna, la perdita di un lavoro, il distacco nel rapporto con un figlio.
In modi diversi, ci siamo sentiti messi da parte. Non è semplice superare da soli dei dolori – che dapprima sono emotivi e, piano piano, diventano spesso anche fisici.
È difficile, sai, pensare al distacco emotivo come una barriera che possiamo alzare volontariamente per proteggerci da alcune situazioni o trattamenti ingiusti che riceviamo, e poi abbassare a nostro piacimento.
La verità è che quella vetrata infrangibile, attraverso la quale viviamo la vita come dentro a un acquario, rimane lì.
Col tempo, il distacco non fa altro che attutire i nostri sentimenti e consumare le nostre energie. Così facendo, rischiamo di compromettere il nostro recupero e insabbiare tutte le nostre emozioni.
Distaccarsi per decollare in volo
Come Personal Clarity Coach ho deciso di aiutare una ad una, tutte le persone che si trovano in queste circostanze.
In molti casi, coloro che non hanno elaborato il distacco subìto, hanno sviluppato un disturbo dell’attaccamento.
Un ossimoro che si traduce nell’acquisto compulsivo e, in modo altrettanto sregolato, nella conservazione eccessiva che porta ad accumulare gli oggetti. Strozzando gli spazi e le energie.
Recentemente sono diventata mamma della mia Elisabetta. Ti confido che ho vissuto sulla mia pelle come, anche un evento così straordinario come il parto, può rappresentare un distacco.